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Fabrizio Iacoboni - ICPO - International Chamber Philharmonic Orchestra - Svizzera
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Fabrizio Iacoboni

Tromba

Fabrizio Iacoboni ha compiuto gli studi al Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila con Sandro Verzari, diplomandosi nel 1999 con il massimo dei voti.
Ha completato la sua formazione perfezionandosi presso l’Accademia del Teatro alla Scala con Giuseppe Bodanza e Luciano Cadoppi, presso la North Western University di Chicago con Rex Martin, Charlie Geyer e Barbara Butler e successivamente con Gabor Tarkovi, Andrea Conti e Giuliano Sommerhalder.
Ha vinto varie audizioni tra cui l’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala con la quale si esibisce anche come solista, l’Orchestra Luigi Cherubini, il concorso internazionale per Prima Tromba presso l’Orchestra Sinfonica di Roma con la quale ricopre per molti anni il ruolo e idoneo presso altre istituzioni tra cui l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra del Teatro alla Scala.
Collabora inoltre con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra del Teatro alla Scala, la Filarmonica del Teatro alla Scala, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia…
Ha suonato sotto la direzione di illustri direttori quali Ranzani, Marshall, Pappano, Chung, Sawallish, Temirkanov, Prêtre, Barshai, Muti, nelle più prestigiose sale da concerto del mondo tra cui Cadogan Hall, Boston Symphony Hall, Berliner Philharmonie, Musikverein.


“<<Senza musica la vita sarebbe un errore>> citava Friedrich Nietzsche. È la descrizione della Musica che più mi rappresenta. La Musica è il mio credo, la mia ragione di vita, la fonte della mia famiglia e l’obiettivo è perfezionarsi sempre! Sarebbe altrettanto un errore farla spegnere. Mai pensiero è da considerarsi così attuale in un momento storico in cui la musica viene privata della sua dignità con molte orchestre che hanno chiuso e molte che rischiano la stessa fine. Ecco perché la nascita di questa nuova orchestra è qualcosa di veramente straordinario e ha suscitato in me un grandissimo entusiasmo. Un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile.”